Il calo dell’udito è un fenomeno che colpisce 430 milioni di persone in tutto il mondo, con stime che prevedono un aumento di tale numero a causa dell’invecchiamento generale della popolazione. Infatti, oltre il 90% delle persone con problemi di udito soffre di ipoacusia neurosensoriale, causata danni all’orecchio interno e dalla distruzione delle cellule ciliate, quelle cellule responsabili della trasmissione dei suoni al cervello. Purtroppo, le cellule ciliate non possono essere rigenerate perché, a differenza di altre cellule del corpo, non possono dividersi e moltiplicarsi né le altre cellule dell’orecchio interno non possono convertirsi in nuove cellule ciliate. Questo è vero nei mammiferi, compreso l’uomo, ma non per specie come pesci, uccelli e rettili, che invece possiedono questa capacità.
Il nuovo studio sulle cellule ciliate
Proprio partendo dallo studio delle cellule ciliate nelle altre specie, gli scienziati della Harvard Medical School of Mass Eye and Ear sperano di aver sviluppato una soluzione per affrontare il problema della non rigenerazione delle cellule ciliate negli esseri umani.
Un gruppo di ricerca guidato da Zheng-Yi Chen, professore associato di otorinolaringoiatria e scienziato associato presso l’Eaton-Peabody presso Laboratories al Mass Eye and Ear, ha riferito di aver creato un cocktail simile a un farmaco di diverse molecole che hanno rigenerato con successo le cellule ciliate in un topo, riprogrammando una serie di percorsi genetici all’interno dell’orecchio interno del roditore.
I ricercatori sperano che le loro nuove scoperte possano un giorno aprire la strada a studi clinici per una terapia genica che possa essere somministrata a persone con perdita dell’udito.
Nuove prospettive
Il ricercatore ha affermato:
“These findings are extremely exciting because throughout the history of the hearing loss field, the ability to regenerate hair cells in an inner ear has been the holy grail. We now have a drug-like cocktail that shows the feasibility of an approach that we can explore for future clinical”.
“Questi risultati sono estremamente entusiasmanti perché nel corso della storia del campo della perdita dell’udito, la capacità di rigenerare le cellule ciliate nell’orecchio interno è stata il Santo Graal. Ora disponiamo di un cocktail simile a un farmaco che mostra la fattibilità di un approccio che possiamo esplorare per future applicazioni cliniche”.
Studi sulle cellule ciliate come quello appena condotto dal gruppo di Zheng-Yi Chen fanno dunque sperare in un significativo apporto della terapia genica per il trattamento dell’ipoacusia neurosensoriale. Ovviamente, sono necessarie ulteriori ricerche e approfondimenti, a partire da quelli su modelli animali più grandi, data la complessità della somministrazione di questa terapia all’interno di un trattamento per l’orecchio interno. Tuttavia gli studiosi sono fiduciosi.