Ebbene sì, anche lo stress può essere la causa di problemi all’udito. Diversi studi hanno evidenziato le reazioni negative del nostro organismo quando viene sottoposto a momenti particolarmente estenuanti dal punto di vista fisico e mentale. Ponendo, spesso, il focus sulle ripercussioni per l’udito.
Che si tratti di ipoacusia (perdita uditiva) o di episodi di acufene (fischio o tinnito alle orecchie in assenza di stimoli sonori esterni), i momenti di stress possono giocare un brutto scherzo alle nostre orecchie. Stando agli esiti ottenuti finora, sembra che le motivazioni principali siano riconducibili soprattutto alle alterazioni che avvengono a livello della circolazione sanguigna, ma non solo.
Ipoacusia da stress
Perché lo stress può essere la causa di calo uditivo? A questa domanda hanno provato a rispondere ricercatori di tutto il mondo. Gli esiti sembrano attribuire la responsabilità alla sovrapproduzione di adrenalina di cui l’organismo si avvale per fronteggiare al meglio gli sforzi. Tuttavia, questa secrezione eccessiva finisce con l’alterare il flusso sanguigno in prossimità dell’orecchio. Compromettendo, di conseguenza, il ricambio e le funzionalità delle cellule ciliate, ovvero le cellule deputate a cogliere i suoni esterni e a trasmetterli al cervello.
Le cellule ciliate, posizionate nell’orecchio interno, svolgono un ruolo fondamentale per l’udito. Esse, infatti, colgono gli input sonori provenienti dall’esterno e li inviano al sistema nervoso sotto forma di impulsi elettrici, così da renderli “comprensibili” al cervello che a sua volta elabora l’informazione. Nel momento in cui queste cellule si logorano per lo scarso afflusso di sangue possono danneggiarsi, creando condizioni favorevoli all’insorgenza di forme di perdita uditiva anche piuttosto significative. E permanenti, come l’ipoacusia neurosensoriale.
Acufene da stress
Oltre alla perdita di udito, lo stress è associato anche alla comparsa di acufeni. In questo caso, il motivo sembrerebbe riconducibile alla sovrapproduzione di glutammato, un neurotrasmettitore prodotto in seguito all’esposizione delle cellule ciliate alle onde sonore. Dinanzi a situazioni stressanti, avviene una produzione non regolata di questo elemento. Scaturisce una sorta di “traffico” di segnali eccitatori che si manifesta, appunto, con episodi di acufene anche molto intensi.
Nel caso dell’acufene, inoltre, il rischio è quello che si va a creare un corto circuito destinato a peggiorare la situazione e a non avere via d’uscita. Lo stress, infatti, finisce con il causare acufene che, a sua volta, contribuirà a peggiorare la situazione di stress e così via.
Insomma, un cane che si morde la coda.
Ecco perché prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale rappresenta anche una preziosa strategia per preservare un udito forte e sano.
Ad ogni modo, se ritieni di aver bisogno di un consulto specialistico per il tuo udito debole, ti invitiamo a prenotare un appuntamento gratuito presso una delle nostre sedi.